Ebbene sì, è arrivato finalmente il momento tanto atteso di dedicarci alla pronuncia dello spagnolo, per imparare a controllare bene non solo il contenuto ma anche la forma del tuo discorso. Mi raccomando, leggi l’articolo fino alla fine, imparerai parecchie cosucce interessanti! Inoltre, troverai anche un link dal quale poter accedere immediatamente ad un altro post molto importante per il tuo spagnolo, i 14 errori più comuni e tanti consigli per evitarli.Vedrai che poi niente, ma proprio niente, ti farà più paura e sarai pronto a continuare il tuo viaggio nel variopinto mondo dello spagnolo!

Y ahora que estamos listos, ¡vamos a empezar!


Grazie all’avvento delle nuove tecnologie e ad un mondo sempre più complesso, ma sempre più a portata di mano, è diventato estremamente facile reperire materiale audio autentico e di buona qualità che favorisce il contatto con l’oralità della lingua anche per chi non può permettersi, per questioni di denaro o tempo -che, comunque, non bastano mai…-, un soggiorno nel Paese della lingua che sta imparando. Un video su YouTube, una serie in v.o. su Netflix ed il gioco è praticamente fatto, eccoti sul divano di casa tua o davanti al tuo PC ad ascoltare narcotrafficanti parlare in spagnolo con inconfondibile accento sudamericano, la vera voce di Penélope Cruz in un film di Almodóvar, un documentario su Gaudí nella sua lingua madre, e molto altro ancora.

Lo devi ammettere: capire e provare a parlare come parlano gli spagnoli non è più una mission impossible. Nel 2017 è tutto a portata di mano, basta solo che tu sia disposto ad imparare, a metterti in gioco sul serio e a mettere in discussione l’idea che per parlare bene una lingua basti conoscerne la grammatica ed il lessico. Certo, ogni lingua ha un proprio bagaglio grammaticale e lessicale, questo è innegabile, ma sii consapevole che ogni lingua ha anche un suo personalissimo insieme di aspetti legati alla pronuncia e all’intonazione che la rendono diversa da tutte le altre.

Diciamo sempre che ogni lingua ha un accento, che ogni lingua suona diversa dalle altre ed è proprio per questi motivi che un russo è facilmente identificabile come russo, così come un tedesco o un francese sono facilmente identificabili come tedesco o francese già alla seconda parola proferita. Ora, mettiti dall’altra parte dello specchio e pensa che anche tu sei facilmente identificabile come italiano per orecchie straniere.

Questi sono proprio gli aspetti che approfondiremo assieme in questo post: farò di te un hablante de español con la hache mayúscula, vedrai che smetterai di parlare spagnolo aggiungendo S ovunque come se non ci fosse un domani e muovendo le mani come se fossi protagonista della parodia di uno spettacolo di flamenco nel disperato tentativo di darti un tono spagnoleggiante…olé!

Ti starai chiedendo per quale sadica ragione ami sottoporti a queste forme di tortura  linguistica. La risposta è molto semplice: perché José letto con la G di “gente” non è spagnolo, è portoghese, e perché l’approssimazione non fa parte del mio stile di vita.

É vero quello che stai cercando di dirmi, che lo spagnolo, a differenza del francese o dell’inglese, si legge come si scrive, ma esistono comunque dei suoni difficili da riprodurre che vanno curati più di altri, non essendo parte del nostro sistema fonetico. Più accurata è la tua pronuncia, minore sarà il rischio di fraintendimenti e maggiore sarà il grado di fluidità e professionalità del tuo discorso; di conseguenza, minore è la quantità di sbavature e imperfezioni, più il tuo livello di conoscenza linguistica sembrerà elevato.

Essere consapevole di quello che scrivi e di come lo scrivi ti permetterà di acquisire maggiore consapevolezza anche di quello che pronunci, così come saper pronunciare correttamente una parola ti porterà a saper scrivere correttamente.

Delle tracce della tua lingua madre ci saranno sempre –magari sparissero completamente…- e si faranno notare soprattutto quando sei stanco o un pelo arrugginito, ma puoi impegnarti affinché ne restino davvero davvero poche. Fai una prova e poi dimmi se non ho ragione. Se dici el vecino invece di *el vicino, propio invece di *proprio, querido invece di *querito, tu marido invece di *tu marito, invertir dinero invece di *investir dinero, il tuo pubblico ti ascolterà volentieri e nessun errore lo distrarrà/infastidirà. Per farti capire meglio cosa si prova a sentire qualcuno parlare un inglese stentato, un francese maccheronico, uno spagnolo che sembra dialetto veneto, pensa che è un po’ la stessa sensazione che provi quando vai ad un concerto di musica classica e uno dei violini sbaglia la nota clamorosamente…

Se ti ho convinto, schiarisciti la gola e preparati alla performance!

Sei pronto a iniziare un corso in spagnolo o francese con me?Fammi sapere di cosa hai bisogno e saprò indicarti lo strumento a te più adatto.

I miei servizi

1. Le vocali.

Il sistema vocalico dello spagnolo non è poi così lontano da quello italiano, anche se una piccola differenza c’è… altrimenti non saremo qui a parlarne, giusto? Infatti, in italiano distinguiamo tra vocali aperte e vocali chiuse e tendiamo a prolungarne il suono. In spagnolo, invece, le vocali sono tutte chiuse e corte: quando parli con i tuoi clienti di Valencia abbrevia e chiudi il suono delle vocali, in modo da ridurre al minimo percettibile l’intonazione e la cantilena tipiche di noi italiani.

2. Consonanti.

Una delle spie che rivelano la tua identità italiana è proprio il modo in cui pronunci le consonanti, con maggiore tensione articolatoria rispetto agli spagnoli. Ebbene, eccoti svelato il mistero: quando consonanti come la D o la B si trovano all’interno di parola, ad esempio tra due vocali, non chiudere completamente le labbra, lasciale leggermente socchiuse in modo che assieme al suono esca anche un po’ di aria, questo farà sì che il suono prodotto risulti più rilassato. Ad esempio, se dici querido, fai in modo che la D si perda tra le due vocali e diventi un suono più debole, meno strutturato e definito rispetto alla D italiana; pronunciala quanto basta per dare alle vocali un appoggio, ma non darle troppo spessore.

La R è l’unica consonante che rafforza il suono fino a sembrare una doppia quando si trova a inizio di parola o è preceduta dalle consonanti L, N o S (Enrique, el ruído, alrededor, rojo, el rodaje). In tutti gli altri casi (cara, parque, color, vivir) il suono è molto meno vibrante, quindi puoi smettere di fare la parodia di uno spagnolo e tornare ad essere una persona normale.

In spagnolo non esistono doppie, per cui non inventarti cose che non ci sono. Le uniche consonanti doppie possibili sono la R (desarrollar), la L (el pollo) – anche se questo è tutto un discorso a sé, poiché la doppia L corrisponde ad un suono ben preciso-, la C (acceder) e la N (la innovación). Tutte le altre viaggiano sempre da sole.

E dopo questa infarinatura un po’ generica, scendiamo nel dettaglio e vediamo assieme i casi più problematici a cui devi prestare maggior attenzione.

J (jota) + vocale / G+ E / I .

Innanzitutto mi preme tantissimo dire una cosa: la lettera J in spagnolo si chiama jota e non jay, te ne prego, anzi, te ne supplico…! Detto questo, ti informo che il suono dato dalla consonante jota + vocale e dalla G + E o I è sicuramente il suono più difficile da articolare, in quanto non appartiene all’italiano e nemmeno a nessuno dei dialetti che arrischino il nostro panorama culturale. Ma tu non iniziare a iperventilare e non scappare con l’idea di darti al cinese, ho una soluzione anche per questo!

Pensa intensamente al rumore che fa la caffetteria quando il caffè è pronto o a qualcuno che si raschia la gola (o, se parli tedesco, al suono dato da C + H in parole come ich, sicher, ecc., o al suono che sentiamo così spesso quando ascoltiamo qualcuno parlare arabo); vai davanti allo specchio e cerca di riprodurre questo stesso suono, noterai che si sviluppa nella gola. Per iniziare ad esercitarti prediligi parole in cui il suono si trova all’inizio (juntar, jaleo, jarra, ecc.), poiché è proprio in questa posizione che ti risulterà più facile articolarlo.

Per esperienza (sia come apprendente che come insegnante) ho l’impressione che tra le parole più complesse da pronunciare ci siano il sostantivo hijo (non aspirare l’H, è sempre muta in spagnolo, per cui fai come se non ci fosse e usa la vocale I come appoggio per darti la spinta articolatoria di cui hai bisogno per pronunciare il resto della parola) e il nome proprio Jorge. In quest’ultimo caso esercitati pronunciando lentamente prima una sillaba (JOR-) e poi l’altra (-GE); man mano che le ripeti acquisisci sempre più velocità, acquisendo velocità acquisirai anche scioltezza perché meno ci stai a pensare e più naturalmente riuscirai a parlare. Pare assurdo, ma fidati che funziona!

Se, nonostante i miei consigli e varie sessioni davanti allo specchio, sei ancora in difficoltà, sto per presentarti una scorciatoia. In alcune parti della Spagna, come, ad esempio, nella capitale, il suono prodotto è molto forte ed accentuato, mentre in altre parti della penisola e in Sudamerica i parlanti tendono a produrre un suono simile a quello dell’H aspirata, più morbido e caratterizzato da una minore tensione articolatoria. Sentiti, dunque, libero di scegliere la variante che più ti fa sentire a tuo agio. L’unica cosa che proprio non puoi fare è pronunciarlo come se corrispondesse al suono delle parole italiane “gente” o “gioco”: un suono simile caratterizza il francese o il portoghese, ma non ha nulla a che fare con la fonetica dello spagnolo.

Per tua curiosità Messico si scrive México, però la X va pronunciata come pronunceresti il gruppo J + vocale in parole come jaula, jabón, jarabe, ecc., sempre con lo stesso suono gutturale.

Tutto quello che abbiamo detto per il suono prodotto da J + vocale vale anche per G + E / I. Mi raccomando, solo per G + E / I, poiché G seguita da A / O / U dà vita ad un suono identico all’italiano “gatto”, “Congo”, “uguale”.

S di “serpente”.

Pisar, paseo, casa, seseo, si pronunciano con la S di “serpente” e non con la S di “casa”, che non esiste in spagnolo.

Z + vocale – C + E / I.  

Mi riferisco al suono interdentale che trovi in parole come cerveza, caza, cocinero, cocer. Posiziona la lingua tra i denti, come faresti per pronunciare T + H in inglese (to think, thin, ecc.). Se proprio non ci riesci o non ti senti a tuo agio perché ti sembra di risultare forzato e hai paura di sputacchiare qua e là, articolalo come se fosse una S, sempre quella di “serpente”, ovviamente. Scegliendo questa seconda opzione annulli la distinzione fonetica tra cazar e casar o tra cocer e coser, ma non sentirti in colpa per questo, sarà il contesto a venire in tuo soccorso.

Indipendentemente da come scegli di pronunciare Z + vocale e C+E/I il mio consiglio è quello di abituare l’orecchio sia al suono interdentale sia alla S di “serpente” perché in spagnolo esistono entrambe le varianti: infatti, a seconda della zona di provenienza, il tuo interlocutore potrà pronunciare chorizo con la S di “serpente” o con il suono interdentale.

B e V si pronunciano allo stesso modo, ossia come se fossero entrambe una B. 

B e V (uve) sono la coppia diabolica per antonomasia del idioma español e la fama leggendaria che le precede è, ahimè, realtà. B e V si pronunciano entrambe come una B, non esistendo in spagnolo il suono di parole italiane come “vento” o “veloce”. Pronuncia queste consonanti in modo più marcato quando si trovano a inizio di parola (el vaso, borracho) e in modo più dolce quando si trovano all’interno (beber, volver). Per evitare confusione, non essendoci una vera e propria regola che possa aiutarti a capire quando una parola si scrive con la B e quando con la V, impara la parola con la corretta grafia fin dalla prima volta in cui la vedi.

S + C + E/I – C +C + E/I .

Lo so che S + C + E/I sembra una formula chimica, ma credimi che non potrei mai spingermi così oltre, essendo le mie conoscenze di chimica molto limitate. Per cui sì, sto sempre parlando di suoni spagnoli e sto facendo riferimento al suono che puoi trovare in parole come piscinaascender, ascensor, escena; se devi pronunciare una di queste parole, il trucco per uscirne vincitore è quello di separare i suoni, in modo che la S e il suono interdentale che segue – dato dalla C + E / I- vengano pronunciati individualmente, prima l’uno e poi l’altro, facilitandone l’articolazione.

Fai lo stesso per riuscire a pronunciare correttamente parole come acción o accidente (C + C + E/I): stacca i suoni, in modo da pronunciare prima la C di “cane” e poi il suono interdentale.

Se neanche con il mio suggerimento riesci a pronunciare imprescindible o las elecciones senza incepparti e iniziare a balbuziare come un bambino intimido preso con le mani nella marmellata, pronuncia il suono come se ci fosse solo una S, sempre quella famosa di “serpente”.

G + N / C + H.

È matematico, la maggior parte degli italiani, messa di fronte a parole come la dignidad o la indignación, sbaglierà a pronunciarle, convinta che il suono dato sia esattamente quello che troviamo in “gnocchi”. La dura realtà è che non è così, dato che in spagnolo le due consonanti vanno pronunciate separatamente, prima la G e poi la N. Non devi, quindi, confondere questa coppia con il suono rappresentato dal simbolo Ñ, che corrisponde proprio al suono di parole come “giugno” o “gnomo”.

Parole come choquechándaltecho presentano un suono molto simile a quello che troviamo nelle parole italiane “cinema” o “circense”. Anche in questo caso ricordati di dare meno potenza al suono quando lo pronunci per farlo sembrare più rilassato e meno pieno.

LL.

É la rappresentazione grafica di un suono che potremmo situare tra il gruppo GLI di “giglio” e la I di “noia” (llorar, lluvia, llover).

GUE/GUI – QUE/QUI.

GUE / GUI si pronunciano “ghe/ghi” (Guernica, guitarra), eccetto quando sopra la u vedi due puntini (dieresi per gli esperti): in quest’ultimo caso pronuncia separatamente le due vocali (ambigüedad, lingüística).

Per quanto riguarda QUE/QUI, ti basti sapere che si pronunciano come i nostri “che” e “chi” (queso, quepí, quien, quitar), sempre e in qualsiasi posizione si trovino all’interno della parola.

Leggere questo post ti ha fatto venire voglia di approfondire il tema o di fare qualche ora di conversazione per allenare la tua lingua orale e acquisire maggiore sicurezza da sfoggiare durante le riunioni con i tuoi clienti? Non esitare, prepara una mail e contattami, sarò ben felice di aiutarti! Insieme ci eserciteremo, approfondiremo la tua conoscenza della lingua orale e, soprattutto, miglioreremo il tuo discorso e lo renderemo più fluido. Tutto quello di cui hai bisogno è esercizio per acquisire maggiore sicurezza, ed io sono qui proprio per questo!

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